La CILA, acronimo di comunicazione inizio lavori asseverata, è quel documento informativo presentato dal titolare dell’intervento in caso di ristrutturazione di un immobile, in cui il professionista incaricato assevera che i lavori previsti rispettano le normative antisismiche, energetiche, antincendio, igienico sanitarie, ecc..
Quando fu introdotta la CILA, l’intenzione dei legislatori del tempo era quella di snellire il procedimento per l’autorizzazione ai lavori e la richiesta delle agevolazioni fiscali da parte dei titolari degli interventi.
Nonostante la semplificazione, per l’apertura di una CILA erano e sono previsti degli adempimenti e verifiche approfondite.
Come detto sopra, l’introduzione della CILA ha avuto come obiettivo la semplificazione delle procedure nella presentazione dei documenti riguardanti interventi di ristrutturazione e richieste di sgravi fiscali, come il bonus edilizia.
In ogni caso, sono richieste delle verifiche e alcuni adempimenti prima dell’apertura di una CILA:
A differenza di quanto si pensi, non è obbligatorio a seguito di CILA comunicare alle autorità competenti la fine dei lavori, ma tale comunicazione spetta al buon senso del titolare dell’intervento e del direttore dei lavori.
Obbligatoria è, però, entro 30 giorni dall’ultimazione dei lavori la variazione catastale presso l’agenzia del territorio, qualora la ristrutturazione avesse modificato superficie e/o destinazione d’uso dei vani dell’immobile.
Il prezzo di una CILA varia tra gli 800,00 e i 1000,00 €.
Il costo è determinato dall’impegno e dalla responsabilità che riguardano il tecnico che la presenta e la firma, come ad esempio l’onere come progettista con tutto ciò che ne consegue, inclusi i risvolti penali in caso di violazioni o incidenti.